giovedì 22 marzo 2012

Il nostro San Giuseppe



In questi giorni,il nostro paesino, Monteiasi,è stato in fermento per i preparativi della festa di San Giuseppe.

La sera prima della festa, il 18, è stato acceso un grandissimo falò, chiamato la
"focra", a cui ha partecipato tutto il paese, lasciando in piazza Papa Giovanni XXIII
fascine di legna, "saramenti" e "stroma", rami di vite e d'ulivo, frutto della potatura dei mesi scorsi.

Dopo la processione avviata dalla Chiesa alla piazza, il prete benedice la focra, finalmente cominica la festa: un breve spettacolo pirotecnico e l'accensione del falò.

La focra simboleggia la grande fede del Santo verso Dio, la sua dedizione verso la famiglia e la sua forza nell'afforntare le difficoltà della vita.



La sera del falò, c'è anche un'altra tradizione, proposta tempo fa del gruppo culturale: Anonimo '74, un'estemporanea a cui possono partecipare tutti, in genere,
i bambini disegnano ciò che colpisce di questo evento, dopo qualche settimana, si
espongono i disegni con le relative premiazioni.

Il giorno di San Giuseppe, quest'anno il maestro ha spiegato la tradizione della festa, invitando ancune mamme e nonne in classe.

Le nonne hanno spiegato che anticamente e ancora adesso, si preparavano le "matre", le tavolate su cui si preparava la pasta di San Giuseppe, condita con sugo di cozze e mollica di pane e il pane, per condividerlo con i poveri.

Abbiamo panificato con i bambini, è stato un'esperienza bellissima.

Le sapienti mani delle nonne si muovevano un pò incerte, ma il ricordo di gesti ripetuti nel tempo non si può dimenticare, hanno preso forma così panini a forma di rosellina, di bastone del Santo, di pagnotella fino a quelli più fantasiosi dei nostri bambini...




un topolino...



un volto sorridente di bambina...






una treccia...

Infine i panini dei bambini sono stati messi a lievitare, nel frattempo per la merenda è stato portato un cesto pieno di panini e pane "marrudo", ovvero metà bianco e metà nero, ancora caldi, condito come si faceva un tempo: olio sale e pomodoro... squisito!



All'uscita, abbiamo atteso la processione di San Giuseppe, il parroco ha benedetto la "matra", con il pane e il cibo da condivere insieme, i bambini hanno intonato delle canzoncine molto belle...




Abbiamo imparato dalle tradizioni che la festa di San Giuseppe è soprattutto la festa della solidarietà e della condivisione, basta poco per fare del bene, se ognuno è mosso da buona volontà...

5 commenti:

ArteMamma ha detto...

Che bello fare il pane con i bambini!
A mio figlio piace molto anche fare i biscotti, tagliare la pasta con le forme.
Si, hai ragione: basta poco per condividere.
Buona vita:))

mariarosaria ha detto...

Bellissioma festa!!!!! E' così che dobbiamo contrastare tutto il negativo del mondo: con le cose semplici e positive....
Ti ringrazio per la visita...
Vuoi diventare mia follower?
Sul mio blog ho pubblicato la ricetta che mi hai chiesta, tutta per te! Ciao

Amalia ha detto...

ArteMamma: ciao cara,
è vero fare il pane o i biscotti con i propri bambini è divertente, prevedo di biscottare, tempo permettendo, per le prossime feste,
ciao!

Maria Rosaria: grazie, sei stata gentilissima!!!
Ciao!

La classe della maestra Valentina ha detto...

Che esperienza...che bella tradizione.
Trovo questi momenti unici, importantissimi per i bambini.
E' giusto tramandare queste tradizioni.
Grazie per aver condiviso con noi questo momento.
A presto
Maestra Valentina

Amalia ha detto...

Grazie Valentina,
ciao,
Amalia